domenica 30 marzo 2014

FUGGE ANCHE DALLA PIANA IL 27,1 % DEI GIOVANI LAUREATI....!

di Bruno Demasi
   La Piana stretta in un groviglio di perversione politica e faccendiera che non ha forse uguali in questo  secondo dopoguerra...         
   Certo, non è l'articolo migliore in assoluto , questo di Enrico Fierro, ma, con i tempi che corrono è senza dubbio il più sintetico e veritiero...e lo faccio mio.
     <<Reggio Calabria è alla bancarotta ed è commissariata per mafia, la Regione ha un altissimo numero di consiglieri inquisiti, tre li hanno arrestati. E la Calabria affonda nella miseria. Da queste terre si scappa. Fugge il 27,1 per cento dei giovani laureati, i padri di famiglia caricano le loro moderne valigie di cartone su pullman che li portano al nord o in Germania…la regione è devastata “ dalla peggiore classe politica dell’Occidente”…come dice l’antropologo e scrittore Francesco Mario Minervino. Il clientelismo miserabile di Catanzaro, con il contorno dell’assessore puttaniere a sbafo, ha fatto ridere l’Italia. A Cosenza ha invece tenuto banco l’attacco dei pasdaran del senatore Gentile a un quotidiano perché non pubblicasse una notizia. “La Calabria è il laboratorio politico di tutti i mali italiani” è il giudizio di Minervino. “Parlo con la gente, con gli studenti, con quelli che partono schifati e vedo la speranza morire. Ora siamo all’ultima spiaggia o si abbatte questo sistema dei partiti, oppure è finita. Qui c’è un consociativismo asfissiante che è orizzontale e verticale. Cazzi miei, cazzi tuoi, questa è la regola.” Chi sarà il prossimo re della Calabria, l’uomo che prenderà il posto di Peppe Scopelliti dj? Nel centrodestra scalpitano i cosentini Gentile, Pino, Tonino, il fratello senatore, Katia la nipote ex vicesindaco della città e tutta la sterminata family, lo appoggeranno. Gongola il centrosinistra per il ras azzoppato. E fa male. Archiviata con disonore la voce
di un Nicola Gratteri candidato (il magistrato ha respinto con sdegno i rumors diffusi dai renziani) prevalgono gli appetiti. Demetrio Naccari Carlizzi, l’uomo che con le sue denunce ha dato il via al processo Fallara ha annunciato la sua candidatura , ma è azzoppato. Un’inchiesta sulla sanità reggina lo vede al centro dello scandalo per la promozione della moglie in un ruolo dirigenziale. “Il posto è mio e lo devo vincere”, dice la signora in un’intercettazione. Sandro Principe, re di Rende è ormai impresentabile. Infastidito dal tono di alcuni articoli sputò (si, sputò proprio) in faccia ad Antonio Ricchio cronista politico del Corriere della Calabria. E allora annuncia di scendere in campo lui, Mario Oliverio, già deputato, già consigliere regionale, oggi presidente della provincia di Cosenza. Il dopo Scopelliti è già iniziato, Il lupo trasformista e trasversale che ha divorato la Calabria è già all’opera. (Il Fatto Q. “Decaduto e candidato..." sabato, 29.3.2014).>>