martedì 15 aprile 2014

"TROPPI POLITICI A CASA DEI CAPIMAFIA..."


     E' questo  il titolo  del pezzo che  Ilaria Calabrò ha firmato ieri su "Stretto web", in cui viene messo in primo piano l'appello lanciato dal procuratore Nicola Gratteri  in merito alla discussione sul 416 ter e sulla necessità di innalzare le pene per i reati contro la pubblica amministrazione, strettamente connessi con i reati di ndrangheta...a molti livelli...

    ”Approfittiamo del semestre di presidenza italiana dell’Ue per iniziare a parlare della questione della omologazione dei codici. Per una seria lotta alle mafie, bisogna istituire in Europa il reato di associazione mafiosa”. E’ l’appello che lancia il procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, nella sua audizione in commissione Antimafia. ”In Italia – fa notare Gratteri – e’ possibile fare l’arresto ritardato o il sequestro ritardato, cosa che invece non e’ possibile fare in Olanda, Belgio, Germania, Spagna o Portogallo. La legislazione antimafia italiana – sottolinea – e’ la piu’ evoluta al mondo, anche se non mi appaga e servirebbe riformare i codici. Sfruttiamo allora il semestre di presidenza europea affinche’ almeno per una volta l’Italia possa insegnare la legislazione antimafia a un’Europa che non vuole sentire, perche’ la mafia non e’ un problema solo italiano”. ”Perche’ l’Europa e’ cosi’ piena di latitanti? – ragiona Gratteri nella sua audizione alla bicamerale di palazzo San Macuto – perche’ nessuno li cerca. Se nessuno indaga In Europa, si continuera’ a dire che la mafia e’ una fissazione solo degli italiani. Pensate che in Svizzera ci sono decine di ‘Locale’ di ndrangheta, ma il reato che contestano, analogo al nostro di associazione mafiosa, e’ quello di ‘associazione segreta’, per la quale la pena prevista va da 1 ai 5 anni”. ”In Europa le mafie non sparano alle serrande: vendono cocaina e fanno riciclaggio -rimarca il procuratore aggiunto di Reggio Calabria- c’e’ difficolta’ a fare indagini ma dobbiamo fronteggiare una ‘ndrangheta evoluta e ‘laureata’ sia in Calabria sia nel mondo”.
    ”Dobbiamo essere piu’ seri e innalzare le pene per tutti i reati che riguardano la pubblica amministrazione” ha aggiunto Gratteri, parlando nella sua audizione in commissione Antimafia, della normativa in discussione sul 416 ter, sui rapporti tra mafia e politica. ”Perche’ – chiede Gratteri – e’ meno grave l’accordo tra un mafioso e un politico rispeto al reato al reato di un mafioso che chiede la mazzetta a dieci commercianti?”. ”Il rito abbreviato e il patteggiamento – rimarca Gratteri – sono sconti fatti alle mafie. I mafiosi – taglia corto il procuratore – hanno paura solo di due capi di imputazione: l’omicidio e il traffico internazionale di droga, perche’ per questi reati le pene previste sono alte”.
    ”La ‘ndranghera e’ piu’ forte rispetto a venti anni fa, perche’ e’ piu’ ricca. Sono i politici che vanno a casa dei capimafia a chiedere pacchetti di voti in cambio di appalti. Se questo avviene vuol dire che nel comune sentire si ritiene che il modello vincente e’ quello del capomafia, che interviene anche per un appalto di un marciapiede” ha detto ancora Gratteri, nella sua audizione, ancora in corso, in commissione Antimafia. ”Mai un capo ‘Locale’ di serie A si e’ finora pentito – ha fatto notare Gratteri – la ‘ndrangheta non e’ piramidale come Cosa Nostra, esiste l’unita’ della ‘ndrangheta ma all’interno di una ‘Locale’ nessuno puo’ interferire”. ”La criminalita’ organizzata – ha aggiunto il procuratore reggino – esiste perche’ si nutre del consenso popolare. Se la ‘ndrangheta stessa ferma, verrebbe individuata. E invece vive e si nutre tra di noi. E’ una minoranza ma organizzata”. E anche la religione e’ terreno di conquista o di consenso: ”Gli ndranghetisti sono molto legati alla Madonna di Polsi, custodiscono immagini di S. Michele Arcangelo e, new entry negli ultimi anni, nei covi dei latitanti abbiamo trovate immagini di Padre Pio”.
    ”I soldi illeciti vengono investiti da Roma in su: ‘ndrangheta e camorra comprano tutto cio’ che e’ in crisi. E lo stesso avviene in Europa. Ci risultano decine e decine di locali comprati in Olanda, Gemania e in altri Paesi”, ha detto ancora Gratteri.(Ilaria Calabrò su Stretto Web,14.04.'14)