domenica 15 agosto 2021

LA FESTA DELL'ASSUNZIONE E I FASTI DELL'ANNUNCIAZIONE IN OPPIDUM (di Bruno Demasi)

      La pandemia a modo suo ha purificato molte delle intenzioni religiose, interrompendo, o almeno attenuando, una serie di devozioni che di sacro porobabilmente avevano poco, a vantaggio di una spiritualità meno appariscente e, forse, più partecipata.
Il desiderio di essenziale, di scarno, di semplice, inconfessato da molti, forse affiora sempre più spesso e ci spinge senz'altro a migliorarci, indipendentemente dai livelli di pratica religiosa o meno che pensiamo di avere.
    Ancora una volta oggi nel centro sede della Diocesi, a Oppido Mamertina, la festa per eccellenza, l’Assunzione della Vergine, quella in cui, secondo la tradizione, persino l'Inferno si ferma, cade nel cuore della preparazione della festa dell’Annunciazione ( la festa cosiddetta "del Ringraziamento") e ricalca pienamente, anche se molti sembrano essersene dimenticati nella foga di imbastire e calcare palcoscenici sacri e profani di ogni genere, la tradizione bizantina di Oppido rinnovandone i fasti e gli splendori.
Celebrare la Madonna nei due momenti più significativi della sua parabola umana, l'Annunciazione e l'Assunzione, non è cosa da poco per un paese, per una diocesi, funestati da tanti problemi scottanti, e non solo dal fuoco che in questi giorni sembra rinascere in continuazione dalle ceneri  dei boschi perduti e da quelle di una civiltà in forte declino, ma tenacemente ancorata al proprio passato. La voglia di rinascere infatti è forte. Aleno quanto quella di ritornare alle tradizioni vere e più genuine del nostro passato antichissimo e anche a quello più recente.
    Almeno dal X secolo in poi infatti nella chiesa bizantina, quindi anche in Oppidum, si coltivava la profonda convinzione della glorificazione corporea della Vergine dopo la morte, che sfociava negli splendori della liturgia del 15 agosto, tanto che la cattedrale di Hagia Agathè era ed è dedicata alla Vergine Assunta, come testimonia sul soffitto centrale della chiesa attuale l’enorme riproduzione del capolavoro del Tiziano.

 
  Ancora oggi dunque, nella nella nuova città, come tra i commoventi ruderi di quella antica e antica e abbandonata, sembra risuonare l'inno Akatistos ( cioè "cantato in piedi" ) che nel periodo di massimo splendore di questa terra benedetta da Dio, quello bizantino, salutava l'alba di questo splendido giorno di festa con lo sguardo del celebrante rivolto a oriente sull'altare dell'antica cattedrale irrimediabilmente distrutta poi dal terremoto.
   E anche quando, nel XVI secolo, molti protestanti, tra i quali Lutero, ripresero a negare questa pia credenza della chiesa cattolica, da queste parti la convinzione unanime e la sua espressione liturgica rimasero intatte, senza contare che , in generale, negli apologeti cristiani una pronta reazione fece si che questa pia credenza popolare divenisse quasi una dottrina certa, persino presso i teologi , tanto che nel ‘700 viene presentata la prima petizione alla Santa Sede per la definizione del dogma dell’Assunzione, ad opera dei “Servi di Maria”.
    Ci sarebbe voluto più di un secolo e mezzo perché la Chiesa confermasse, il I novembre 1950, con la Costituzione apostolica “Munificentissimus Deus”, questo dogma già fatto proprio da secoli dalla devozione popolare, dando ragione a quel canto di lode insuperabile alla Vergine scritto da Giovanni Damasceno:

« Era conveniente che colei che nel parto aveva conservato integra la sua verginità conservasse integro da corruzione il suo corpo dopo la morte. Era conveniente che colei che aveva portato nel seno il Creatore fatto bambino abitasse nella dimora divina. Era conveniente che la Sposa di Dio entrasse nella casa celeste. Era conveniente che colei che aveva visto il proprio figlio sulla Croce, ricevendo nel corpo il dolore che le era stato risparmiato nel parto, lo contemplasse seduto alla destra del Padre. Era conveniente che la Madre di Dio possedesse ciò che le era dovuto a motivo di suo figlio e che fosse onorata da tutte le creature quale Madre e schiava di Dio. »

Buona festa dell'Assunzione a tutti! Buona rinascita dalle ceneri del nostro Aspromonte!"