venerdì 12 settembre 2014

TORNARE A SCUOLA NELLA PIANA DI GIOIA TAURO

Pochissime situazioni di eccellenza,
 moltissime situazioni di sfascio
di Bruno Demasi
      Suonerà alle otto di lunedi, 15 settembre la prima campanella di questo nuovo anno scolastico anche nella Piana, ma non per tutte le scuole. Non mancano infatti i rinvii a causa di precarie situazioni logistiche, soprattutto a carico dei comuni (scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria di I grado) che colpevolmente se
la sono presa comoda con lavori di ripristino o di restauro e adesso defraudano gli allievi di una, due o financo tre settimane di lezione
    Ma la realtà non è meno grave nelle scuole secondarie di II grado, dove un guazzabuglio di situazioni a carico della Provincia non consente in molti casi agli allievi di avere la certezza di trovare al rientro aule ben organizzate e arredate.
  Quella Provincia comunque gravemente colpevole di aver varato un irrazionale “piano di razionalizzazione” delle scuole della Piana tre anni fa e di non essersi minimamente curata l’anno scorso di emendarlo, migliorarlo, sanarlo, come pure avrebbe potuto.
   E i risultati si vedono: delle sette scuole sottodimensionate esistenti quest’anno in provincia, ben tre sono nella piana di Gioia Tauro, il 43% di tutta la Provincia!
   Si tratta dell’Istituto Comprensivo di Cinquefrondi, dell’Istituto tecnico agrario di Taurianova e dell’Istituto superiore di Oppido Mamertina (I.T.I.S. e Liceo scientifico). Uno scempio!
    Tutti e tre questi istituti, pur avendo perso molti alunni in questi ultimi anni, si sarebbero potuti salvare, cioè avrebbero potuto conservare la propria autonomia, se tre anni fa un piano di razionalizzazione oculato e serio li avesse preservati da questo sfacelo procedendo ad accorpamenti mirati e tali da consentir loro nel tempo  di rimanere nei parametri previsti dalla legge.
     Nel caso dell’Istituto medio- superiore di Oppido Mamertina, lo scempio di tre anni fa è stato addirittura più grave: nella distrazione e/o nella debolezza delle autorità comunali e provinciali  ha immotivatamente distrutto qualcosa che non avrebbe avuto bisogno di nessun puntello per sopravvivere in forma autonoma, ma solo di non essere smembrato, come invece si è sciaguratamente fatto.
     Si è sottratta infatti all’ex istituto comprensivo di scuola media e superiore la locale scuola media ( la cui presenza, nonostante il vistoso calo di alunni di scuola superiore registrato nell'ultimo quinquennio, avrebbe consentito all’Istituto di mantenere la propria autonomia, come accade tranquillamente per vari istituti omnicomprensivi tutt’ora esistenti in Calabria) per accorparla alla locale scuola primaria.
     Quest’ultima non avrebbe avuto alcun bisogno di detto accorpamento in quanto, avendo, a Piminoro, una sede montana, avrebbe mantenuto tranquillamente la propria autonomia anche con i quasi cinquecento allievi di cui già disponeva da sola. Si è invece preferito rovinare anche la scuola primaria e secondaria di primo grado di Oppido , non solo accorpandole tra loro, ma aggiungendo ad esse anche le scuole primarie e secondarie di I grado di Varapodio e Molochio. Giusto per creare un carrozzone di oltre 16 plessi praticamente ingovernabile.
     Ma la situazione più grave si registra nella conseguente perdita di autonomia della scuola superiore di Oppido, unico baluardo contro l’imperante cultura dell’illegalità sull’ampio comprensorio sud - occidentale della piana di Gioia Tauro. Un territorio fortemente a rischio sul quale la scuola superiore di Oppido, a costo di grandi sacrifici e di lotte, si era imposta come baluardo contro l’illegalità, l’abbandono scolastico e persino come polo di eccellenza che richiamava spontaneamente alunni dall’intera Piana.
    La situazione generale delle scuole comunque, specialmente delle secondarie di I e II grado, non è certo migliore per quanto attiene all’allestimento dell’organico dei docenti in tempo utile per l’inizio delle lezioni: in moltissimi casi gli organici sono ancora incompleti e si presume che passeranno molti giorni se non più settimane, prima che lo siano. Un assurdo inspiegabile (la mancata pubblicazione per tempo delle graduatorie definitive dei docenti non è affatto una buona giustificazione, ma caso mai un ulteriore aggravio di responsabilità per chi di dovere) che comporterà perdite di tempo, dannosissimi esempi di superficialità e di lassismo agli alunni che magari lavoreranno a orario ridotto in molte scuole.

    Una situazione caotica che fa piangere il cuore, disorienta i genitori, in varie realtà scolastiche incattivisce gli stessi docenti, impegnati sovente in una guerra fra poveri…Una situazione che  in ultima analisi alimenta la nuova barbarie ormai ridondante sulla Piana!
    Non tocchiamo il tasto della formazione del personale: le “Nuove” indicazioni nazionali per la scuola del I
ciclo sono state disattese in moltissime scuole, e non già per incapacità dei docenti che fanno i salti mortali per garantire un minimo di decenza al loro lavoro, ma per mancanza di seri e almeno essenziali momenti di aggiornamento e formazione. 
    Infine l’accoglienza agli allievi diversabili o a quel numero impressionante di portatori di BES (Bisogni Educativi Speciali) e la loro vera integrazione didattica ed educativa : un’araba fenice che susciterebbe il riso convulso se non facesse irritare anche i santi, vale a dire i genitori di questi ragazzi, sempre più umiliati da una normativa a maglie larghissime che consente a tanti, ma proprio a tanti, di eludere le loro responsabilità.