giovedì 4 dicembre 2014

SOLO LA META’ DEI COMUNI DELLA PIANA NELLA “BANDA LARGA”

di Bruno Demasi

     Di bande, larghe o strette che siano, nella Piana non ne sono mai mancate, neanche a livello musicale, tanto che per distinguere queste ultime da altre si oggi usa chiamarle “orchestre di fiati”.
    Qui però si tratta di un altro tipo di banda, la realizzazione della rete in fibra ottica entro il 2015 con i fondi del progetto “Eurosud” i quali, nonostante il nome pomposo del progetto e nonostante sembri che Telecom  ci stia facendo un regalo, provengono in massima parte dalle nostre tasche.
    Sui 33 comuni della Piana però solo la metà saranno interessati direttamente al progetto, e precisamente: Anoia, Cinquefrondi, Cittanova, Delianuova, Giffone, GioiaTauro, Laureana di Borrello, Melicucco, Molochio, Oppido Mamertina, Palmi, Polistena, Rizziconi, Rosarno, San Ferdinando, San Giorgio Morgeto, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Seminara, Taurianova. Gli altri per il momento, pur continuando a pagare tasse dirette e indirette crescenti che servono anche a finanziare i fondi cosiddetti “europei”, dovranno attendere. E chissà quanto!
     Telecom  ha  dato il via ai lavori dopo essersi aggiudicata il bando   che prevede a livello nazionale  un finanziamento pubblico di 63,5 milioni di euro (fondi europei Fesr) cui si aggiungono 36,6 milioni di euro di investimento da parte sua per portare la rete a banda ultralarga (da 30 a 100 Mbps) nelle cosiddette zone “a fallimento di mercato”. In pratica, in quelle zone in cui gli operatori non avrebbero convenienza a investire, lo Stato decide di intervenire ( una delle pochissime cose sensate che sta facendo per il Sud) creando le condizioni perché l'investimento diventi conveniente.: il pubblico mette una parte dei soldi mentre il resto (il 30%) viene dagli operatori che vincono il bando. Questi ultimi potranno mantenere in concessione rete e manufatti (curandone la manutenzione) e offrendone l'affitto ad altri operatori.
   Con l'aggiudicazione del bando indetto dalla Regione Calabria, il progetto presentato da Telecom Italia prevede, entro il 2015, la copertura con infrastrutture di rete passiva in fibra ottica di 223 nuovi comuni i quali potranno sfruttare collegamenti con tecnologia ultrabroadband con velocità da 30 fino a 100 Megabit al secondo. Per raggiungere questo risultato, saranno adeguate da Telecom Italia 359 centrali, che consentiranno così di abilitare circa 800mila unità immobiliari a 30 Mbps e un migliaio di sedi della pubblica amministrazione, tra cui scuole e ospedali, a 100 Megabit al secondo.
     Peccato che  in gran parte delle scuole della Piana  manchino persino banchi , lavagne , sedie, carta...di ogni genere... e che i posti letto negli ospedali della zona diventino sempre più rari…

     Ma questo è un altro discorso!