lunedì 3 novembre 2014

QUANDO “RIVALITA’, VANAGLORIA E INTERESSE” POSSONO DISTRUGGERE ANCHE LA CHIESA LOCALE…


    Ci può  forse essere gioia più grande che vedere nella Chiesa amore, unità e concordia? E una grazia! E ciascuno deve fare di tutto per aiutare lo Spirito Santo a creare questa armonia. Per questo Paolo di Tarso invita i Filippesi a non fare nulla “per rivalità o vanagloria”, né a “lottare l’uno contro l’altro, neppure per farsi vedere, per darsi l’aria di essere migliori degli altri”.
   Quante volte nelle nostre istituzioni, nella Chiesa, nelle parrocchie troviamo questo? Quante volte assistiamo sgomenti a forme di rivalità, di esibizionismo e di vanagloria? Sono tarli che mangiano la consistenza della Chiesa, la rendono debole e vanno esattamente contro questa armonia, questa concordia.
    Contro  rivalità e vanagloria Paolo è molto esplicito ‘Ciascuno di voi, con tutta umiltà’ consideri gli
altri superiori a se stesso’ e si qualifica ‘non degno di essere chiamato apostolo, ma l’ultimo’. E lo stesso Martino de Porres, umilissimo frate domenicano, oggi ricordato dalla Chiesa come santo, sente che tutti gli altri, anche i più grandi peccatori, gli sono superiori.
     Paolo di Tarso però esorta anche ciascuno a non cercare il proprio interesse, ma il bene dell’altro. Servire gli altri, vivere anche nella Chiesa in un medesimo sentire, in una stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Questo è l’unico clima che Gesù vuole nella Chiesa. Si possono avere opinioni diverse, ma sempre dentro quest’atmosfera di umiltà, di carità, senza disprezzo verso nessuno.
    E’ terribile quando nelle istituzioni della Chiesa, di una diocesi, nelle parrocchie si vede gente che cerca il proprio interesse, non il servizio e non l’amore. Lo dice Gesù nel Vangelo odierno: non cercare il proprio interesse e nella parabola consiglia al capo dei farisei di invitare a cena solo i più poveri tra i poveri, quelli che non possono contraccambiare.

    E’ la gratuità che diventa armonia e unità! Fare il bene, non fare un affare con il bene!

(Dimenticavo…dalla prima all'ultima in questo post, sono tutte parole di papa Francesco, pronunciate nell'omelia di stamattina a S. Marta e riportate da Radiovaticana).