venerdì 12 dicembre 2014

80 CENTESIMI PER OGNI CASSETTA DI ARANCE RACCOLTE: LO SCIOPERO DEI PIU' POVERI TRA I POVERI

LA  FIACCOLATA DELLA SOLIDARIETA' DEI BRACCIANTI DI ROSARNO
 E SAN FERDINANDO

di Bruno Demasi 

   Nella giornata dello sciopero generale che ha visto tutte le piazze d'Italia teatri della sofferenza immane di centinaia di migliaia, di  milioni di lavoratori di fatto ignorati dal cosiddetto Job Act, (espressione che somiglia più al titolo di una commedia di Tennessee Wiliams che non a un serio piano per il rilancio del lavoro) la CGIL oggi ha organizzato anche a San Ferdinando “Una fiaccolata della solidarietà sociale” per ridare voce a quelle centinaia di migranti di colore che sopravvivono in modo disumano nella banlieue di Rosarno e San Ferdinando.  Sono i raccoglitori stagionali di arance, di mandarini e di clementine  che vivono, senza acqua e senza luce, nella tendopoli della cosiddetta  zona industriale della Piana di Gioia Tauro, dove è riesplosa l'emergenza perchè chi tra questi immigrati   non ha trovato posto sotto le tende del ministero dell’Interno, ha cercato di  occupare di nuovo  uno dei tanti capannoni costruiti con i finanziamenti della Legge  488 e mai utilizzati.
   Lo spettacolo è quello di quattro anni fa, la situazione di degrado in cui vivono queste persone  che non sanno nulla del Job Act e di tutte le altre sciocchezze inventate dai nostri politici per gettare fumo negli occhi alla povera gente è direttamente proporzionale allo sfruttamento di cui sono fatte oggetto da pseudoimprenditori, caporali e persino da  “capi neri”  che ogni mattina li  prelevano ancora al buio dai bordi della Nazionale e li portano sui campi per la raccolta delle clementine.
    “Lavoro e diritti”  hanno chiesto ancora oggi  nel loro italiano smozzicato i migranti che hanno partecipato alla fiaccolata, lamentando “Ci pagano 80 centesimi ogni cassetta di arance che raccogliamo. Non c’è futuro per noi”. 15 €, o se va bene 20/25 , per una giornata lavorativa che inizia al buio e finisce al buio ( dalle 7,00 alle 16,30) per poi tornare nel campo di accoglienza e trovare altro buio, altro freddo e tanta fame.
      Dove sono i 30 €  regalati ogni giorno a questi immigrati , di cui  Salvini si riempie la bocca per cercare di  lanciare il suo famigerato partito anche da queste parti? Dove sono gli hotel a 3 stelle in cui sono alloggiati per non fare nulla?
      Per loro solo gelida e infinita fame e sofferenza se non vanno a farsi sfruttare nelle campagne o se qualche persona, come don Roberto Meduri, il parroco del Bosco di Rosarno, non  continua a chiedere e provvedere, insieme ad altri volontari, pane e coperte per loro.