mercoledì 14 dicembre 2016

UNA SENSIBILITA’ SOLO… DA CANI

di Bruno Demasi
    Nelle settimane scorse a Sangineto centinaia di persone, giunte da varie parti d'Italia, hanno manifestato a lungo per le strade dopo il caso del cane torturato ed ucciso da quattro giovani del posto che sono stati denunciati ed hanno attirato l’orrore ed il biasimo di tutta l’opinione pubblica italiana ed europea.
    I manifestanti, accogliendo l'invito lanciato dalle associazioni animaliste ad "assediare" Sangineto, hanno esposto striscioni in favore degli animali e pare non siano mancati momenti di tensione con la popolazione locale.
   In ogni caso gli animalisti hanno chiesto a viva voce  ai politici non tanto di impegnarsi di più per debellare la peste della ndrangheta ai vari livelli ( il che sarebbe significato in tanti casi chieder loro di impegnarsi contro se stessi) quanto l'inasprimento delle pene previste per chi commette abusi sugli animali.
   Preciso, a scanso di equivoci, che , pur restando molto perplesso quando sento parlare di animali che recano il nome di esseri umani ( nella fattispecie il quattrozampe si chiamava significativamente “Angelo”) , non ho alcunchè contro i cani che anzi ritengo spesso più dignitosi e coerenti di noi esseri umani. 

   E tuttavia inevitabile fare il confronto tra il malcapitato animale e le centinaia di esseri umani che, proprio sulla nostra terra sono quotidianamente esposti a migliaia di torture indirette , come il freddo e la fame , nei ghetti in cui sopravvivono a stento migliaia di Africani abbandonati a se stessi o, peggio, quando penso alle donne o ai bambini uccisi dalla ndrangheta per i quali nessuno dal Nord è sceso in Calabria a manifestare per le strade o almeno ad indignarsi.
   Quando torture o uccisioni riguardano esseri umani , la Calabria, che spesso ne è teatro, viene liquidata dai media nazionali come terra di incivili in cui è inevitabile che accadano certe cose e finisce tutto lì nel giro di poche ore.
   Quando a subire la stessa sorte sono gli animali, la Calabria oltre ad essere additata come terra di incivili, diventa teatro di manifestazioni che restano per settimane alla ribalta della cronaca.
   Ci conviene diventare tutti dei cani.